7) PREVENIRE LE PAURE
Tutto ciò che non si conosce fa paura: la migliore prevenzione è far conoscere ai cuccioli una grande varietà di persone, cose e situazioni. Se un cucciolo ha paura di qualcosa o di qualcuno, non deve essere forzato ma abituato molto gradualmente. La paura delle persone e degli altri cani, in un cucciolo o in un cane adulto, rappresenta un campanello di allarme: chiedete aiuto al vostro veterinario.
8) PREVENIRE LE LITI TRA CANI
I cani dovrebbero essere abituati a incontrare altri cani diversi da loro, quindi è fondamentale portarli spesso a passeggiare in luoghi frequentati da cani. Tali interazioni devono essere particolarmente favorite nei cuccioli facendoli socializzare con altri cuccioli e con adulti tranquilli. Il cucciolo imparerà così a relazionarsi con i suoi simili in maniera serena.
L’aggressività tra maschi adulti è piuttosto comune e se questo è il caso del vostro cane ricordate che gli incontri frontali e improvvisi vanno sempre prevenuti: soprattutto nelle zone affollate e negli spazi ristretti evitate di far avvicinare frontalmente due cani al guinzaglio.
Nelle situazioni nelle quali i cani si trovano a interagire da liberi, è importante non interpretare sempre il pelo dritto, le orecchie dritte e la postura rigida come intenzioni aggressive. La maggior parte delle volte, se i due individui sono socievoli e abituati a stare con altri cani, l’incontro si risolverà senza liti. Ricordate però di non intervenire se il “colloquio” fra loro è iniziato, ma allontanatevi insieme all’altro proprietario lasciando agli animali la possibilità di conoscersi tranquillamente. In questi casi intromettersi tra i due cani o prendere per il collare uno dei due potrebbe rendere innaturale la comunicazione e persino scatenare reazioni aggressive. In generale lasciare che due cani liberi si affrontino senza intervenire è la scelta più opportuna ma occorre sempre considerare le caratteristiche degli animali e il contesto dove avvengono gli incontri.
L’aggressività verso tutti i tipi di cani è un problema di comportamento che deve essere affrontato chiedendo immediatamente chiedete aiuto al vostro veterinario.
9) DOMINANZA DEFINIZIONE
“Relazione tra individui stabilita tramite la forza, l’aggressività e la sottomissione al fine di stabilire la priorità di accesso alle varie risorse (cibo, soggetti dell’altro sesso, luogo)”
I cani non sono alla ricerca della dominazione del mondo. Non sono lupi socializzati che si sforzano costantemente di sfidarci e non sono programmati per controllare ogni situazione.
Al contrario di quanto affermano le tradizionali scuole di educazione e, molte volte, i moderni mezzi di comunicazione, la maggior parte dei disturbi comportamentali canini è causata da insicurezza e/o dal desiderio di cercare e mantenere sicurezza e benessere e non dal desiderio di primeggiare e di essere il soggetto ”alfa” nei nostri confronti.
Perciò, insegnare ai cani “chi è il boss” forzandoli in un mitico stato chiamato “sottomissione calmante” è esattamente l’opposto di cosa hanno veramente bisogno di imparare per superare eventuali disturbi comportamentali.
La causa di questi errori è l’errata applicazione dei primi studi sui lupi in cattività alle dinamiche dei nostri cani: studi più recenti hanno dimostrato importanti differenze tra il comportamento dei lupi e quello dei cani.
Purtroppo, ancora oggi, si usano termini come “soggetto alfa”, “capo branco”, ecc.
La leadership è ancora importante ma è fondamentale il modo che si usa
Il concetto di “dominanza” fu usato per la prima volta negli anni venti per spiegare la gerarchia sociale dei polli. Il rango sociale era determinato dal beccare o dalla minaccia di beccare (pecking order)
Successivamente altre specie animali furono studiate per capire se era presente e come si manifestava la loro struttura sociale: tra queste anche in branchi di lupi in cattività.
In questa ultima situazione la conflittualità era molto alta e la gerarchia pareva essere basata sulle manifestazioni di aggressività.
Quando si rese possibile studiare i lupi in natura, la struttura si rivelò ben diversa e si evidenziò come le relazioni sociali erano normalmente strutturate senza l’uso della forza riducendo il numero di conflitti.
La dominanza tra cani è un rapporto basato sulla libera manifestazione comportamentale senza l’uso di segnali di forza: ogni soggetto è libero di manifestare i propri segnali di deferenza senza forzature aggressive. Ogni animale è portato, per problemi di sicurezza e sopravvivenza, ad evitare il più possibile qualsiasi conflitto.
Infatti, il cani che manifesta aggressività viene denominati “alfa” o “dominante”: niente di più sbagliato, in natura, il vero capobranco non deve dimostrarlo con l’aggressività, atteggiamento che, al contrario, usano gli sfidanti.
Alla base di questa aggressività, generalmente, c’è una situazione di insicurezza, ansia, incapacità di gestire una o più determinate situazioni.
Le tradizionali teorie educative hanno portato le persone a credere che le gerarchie sociali tra cani e tra cani e persone siano rigide con un soggetto “alfa” (uomo o cane) all’apice della gerarchia e gli altri membri rigorosamente in posizioni subalterne.
Benché una gerarchia sociale esiste tra i cani è dinamica e non fissa. La dominanza non è un tratto della personalità. Nello stesso ambiente è possibile che il cane A dia più valore alla risorsa cibo ed il cane B al luogo dove dormire (differente valore a differenti risorse).
Alla maggior parte dei proprietari di cani è stato raccontato che trattare la “dominanza” fosse la chiave per risolvere la maggior parte dei disturbi comportamentali.
Quale dottore vi può prescrivere una terapia senza sapere la causa della malattia? Molte volte, nella medicina veterinaria comportamentale, si da troppo peso al segno clinico e alla terapia, tralasciando l’approfondimento delle cause.
0) IL COMPORTAMENTO DEI CANI
1) IL CANE, ANIMALE SOCIALE
2) POSSESSIVITÀ
3) TERRITORIALITÀ
4) COMPORTAMENTO PREDATORIO
5) PREVENZIONE DELL’AGGRESSIVITÀ
6) ABBAIARE INSISTENTEMENTE, DISTRUGGERE, SPORCARE IN CASA: PREVENIRE I PROBLEMI DA SEPARAZIONE
Dott. Maurizio Alliani
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